Una Nicolino dal cuore Berti

“... un sabato qualunque, un sabato italiano...” cantava Sergio Caputo in una nota canzone degli anni ’80, ma questo sabato non è un sabato qualunque, almeno non lo è per il mister “Special Tuz” chiamato al primo vero esame della sua carriera contro un mostro sacro come El Diablo. Infatti a contendersi la posta in palio ci sono due delle più importanti squadre del campionato c.s.i.: la Max Man, detentrice del torneo e autentica bestia nera della Berti (mai battuta in gare ufficiali), e appunto la nostra Nicolino.

Per questa importante sfida lo Special Tuz dovrà fare a meno degli indisponibili De Santis, Chavo e sopratutto di Geno, l’uomo del momento. La squadra viene schierata con il modulo che ormai è divenuto un vero marchio di fabbrica del mister: il rombo con Tore in porta, Sanna centrale, laterali Totò Floris e Murgia e boa Il Gatto. A disposizione in panchina: Stock, Ale, il Bomber e Alba arrivato con 5 min. di ritardo (in settimana un confronto tra lui e il presidente chiarirà il caso).

La partita inizia all’insegna della prudenza da parte di entrambe le squadre, i giocatori si conoscono e si temono condizionando così quasi tutto il primo tempo. Sono veramente poche le occasioni da segnalare, con i portieri quasi mai impegnati e nessuna delle due squadre che riesce a prevalere in modo significativo sull’altra. Ma verso la fine del primo tempo la Berti, grazie all’ingresso del capitano e di Stock, sembra poter prendere in mano la gara: Andreino imbeccato da un ottimo assist di Sanna tira debole sul portiere Doriano che subito dopo si deve ripetere ben due volte su uno scatenato Stock. Ma proprio nel momento migliore e in pieno recupero la berti viene colpita: la squadra si dispone male in fase difensiva e non riesce ad intercettare un passaggio filtrante che serve il numero 5 che lasciato solo colpisce davanti al povero Tore che non può far nulla: 1-0 Max Man e fine primo tempo.

Nel secondo tempo lo special tuz schiera la seguente formazione: Tore, Floris, Alba, Sanna e davanti Stock. La partita inizia subito con una berti decisa a riprendersi il risultato, la squadra è molto aggressiva grazie soprattutto ad un generoso Stock che da primo difensore col suo pressing non premette lo sviluppo dell’azione della Max Man. Anche la manovra è molto più fluida, un ottimo scambio sulla fascia tra Stock e Totò permette a quest’ultimo di servire il capitano che di piatto insacca il goal del pareggio.

Ora che entrambe le squadre si sono sbloccate possiamo assistere ad una partita molto più emozionante. La prima a rendersi pericolosa è la Berti con Stock che di sinistro impegna il portiere, dall’altra parte il sempre attento e costante Tore salva di piede su Ugo e poi con un grande intervento dice ancora una volta no sul tiro di un’ altra storica belva: Dobermann. Gli spazi lasciati dalle squadre permettono tante ripartenze, proprio su una di queste la Berti passa: Sanna percorre tutto il campo palla al piede serve il neo entrato Bomber che batte il portiere in uscita: ora è la Max Man a rincorrere!

Ma la reazione delle belve del Diablo non si fa attendere: da un errore di impostazione della berti si sviluppa l’azione che porta al pareggio con un guizzo di Loche che batte l’incolpevole Tore. Dopo pochi minuti la Max Man passa addirittura in vantaggio: la difesa della Berti è colta di nuovo impreparata su un cross che taglia tutta la difesa e trova solo il solito Loche che di piatto sigla il 2-1.

A questo punto la Berti si ritrova incredibilmente ancora una volta sotto, lo Special Tuz per riacciuffare il risultato decide di giocarsi la carta del Gatto (su “assist” del vice Avvocato), decisione che poi risulterà decisiva. Ormai la partita volge al termine, per la Max Man il computo dei falli avanza impietoso permettendo cosi agli uomini di Tuz di presentarsi per ben due volte al tiro libero. Il primo, a sorpresa viene affidato a Totò che calcia forte ma troppo sul portiere che respinge in fallo laterale. Il secondo invece, viene affidato allo specialista Sanna che con un tiro fortissimo prova ad invitare tutti a cena ma purtroppo Doriano para ancora, ma proprio sulla respinta del portiere arriva Il Gatto che con un grande balzo felino (degno del suo nome) si avventa sulla palla è insacca l’importantissimo goal del pareggio che evita alla Berti la seconda sconfitta nel torneo.

Al termine della gara lo Special Tuz può essere soddisfatto solo a metà. Di buono c’è il risultato e anche lo spirito della squadra che anche nei momenti difficili non si è mai disunita, mentre per quanto riguarda il gioco la Berti resta ancora un cantiere aperto. Comunque non c’è da preoccuparsi, le premesse sono buone e il campionato è ancora lungo, e come ci possono insegnare gli amici/nemici con tanto onore della Max Man il campionato si vince arrivando in forma alla fine del campionato quando si giocheranno le partite da dentro-fuori.

Tore: 7 Non bisogna essere grandi campioni per diventare delle bandiere. Tore anche oggi sfoggia una prestazione impeccabile dimostrando che i vari soprannomi che hanno accompagnato la sua carriera (Toporagno, Garilbaltore) non sono dati a caso. Sia da primo portiere che da secondo è sempre disponibile a sostenere la causa berti , per questo sempre più senaTORE

Alba: 7 Renato ci chiede da bordo piscina: “senza Alba la berti esisterebbe?”, la nostra risposta in coro: “NO!”. Il capitano è sempre più simbolo di questa squadra, la sua sola presenza in campo permette alla squadra di stare più ordinata e di conseguenza di giocare meglio, se poi incomincia anche a segnare… INSOSTITUIBILE

Totò: 6 Il giovane difensore anche oggi gioca una buona partita, dal punto di vista tattico ineccepibile. Tuttavia tutti ci aspettiamo da lui un ulteriore salto di qualità (ha le doti per farlo) che gli permetta di essere importante anche da metà campo in su. CORAGGIO TOTÒ

Murgia: 5 Dopo le buone prove di inizio campionato Alessandro incappa in una giornata storta: a volte tatticamente indisciplinato si prende qualche tiratina d’orecchie dal compagno più esperto Sanna, ma non si deve innervosire sono solo consigli per aiutarlo ad inserirsi meglio nel mondo Berti. Le potenzialità ci sono, la personalità è notevole quindi siamo tutti fiduciosi. INSERIMENTO IN CORSO

Sanna: 6 1/2 È decisamente il più bello in campo, ma questo non basta e lui lo sa! Ci mette il solito cuore da drago, ha doti tecniche fuori dal comune che gli permettono di primeggiare su avversari del calibro di Ugo e Loche. Tuttavia il voto non può essere alto a causa delle troppe distrazioni del reparto difensivo di cui lui è leader indiscusso. CUORE DI DRAGO

Stocchino: 6 1/2 Prima di unire l’appellativo “dinho” al suo cognome aspettiamo che la sua condizione migliori e gli consenta di tornare ai suoi livelli. Da ammirare la generosità con cui si getta nella mischia riuscendo anche a rendersi pericoloso in diverse occasioni. RIABILITATO

Figus: 6 1/2 Il maggior sforzo economico del presidente in questa campagna acquisti segna in ogni partita e questo non fa altro che aiutare il suo inserimento; è un giocatore dalle doti fisiche e tecniche che rappresentano un assoluta novità per la Berti, il mister sta studiando il modo migliore per sfruttare tutta la sua potenza. Bomber “FIGO”

Gatto: 8 Rappresenta alla perfezione il giocatore ideale di ogni tifoso/a della Berti. Considerato dagli esperti il più forte giocatore “in the box” del campionato c.s.i., segna un goal importantissimo grazie ad una zampata da vero felino, per noi tifosi è BERTI’S MAN

Ale: s.v In panchina sembra un leone in gabbia; deve stare tranquillo avrà tempo per giocare e dare il suo prezioso contributo.

Special Tuz: 6 1/2 Qualsiasi valutazione sembra ancora prematura, tuttavia il mister riesce sempre ad interpretare ogni momento della gara in maniera perfetta gestendo i cambi e il time out in modo perfetto (salvo l’inspiegabile poco utilizzo del capitano). Lo Special Tuz si dedica con grande dedizione e professionalità al progetto per questo siamo tutti con lui. WORK IN PROGRESS

Vice-Mister Avvocato: 7 Mi sembra doveroso citare in queste pagelle anche il nostro vice. Il paragone con Tassotti viene naturale: “i mister vanno… ma lui resta”. Il suo contributo è sempre fondamentale, ma in questa partita più che mai. SAGGIO