Felix batte la Nicolino

Palloncini, trombette, bandiera e tifoseria al completo in una umida serata di primavera:tutto questo per aiutare la Nicolino a raggiungere la finale tramite playoff, dopo la beffa della scorsa settimana contro Ichnos.
Uomini contati per il Mister, che con i forfait di Melo e Pisu, Sanna a mezzo servizio e Stocchino dolorante si trova davanti a scelte obbligate:dentro Meco, Andreino, il Faro, Geno e il Stock:in panchina con lui il suo Vice, il Gatto e Floris.
Si parte con la Berti in attacco:Felix si conferma la bestia nera, sbarrando la strada a Sanna e a Stocchino in due occasioni, ma sono veramente innumerevoli le occasioni in cui il leader incontrastato dei biancoazzurri salva i propri compagni dalla disfatta.
Nei numerosi tentativi di passare, la Berti si scopre e si rivede un copione già visto:palla a Secci, che con un tiro debole ma angolatissimo batte Meco e porta i suoi in vantaggio;da questo punto in avanti l'Iglesiente fa valere la sua arma migliore, la difesa.
La cronaca rischierebbe di essere ripetitiva se segnalassimo tutte le occasioni avute dalla Nicolino, che sono numerosissime:stupendo Sanna quando salta anche il portiere ma incespica al momento della conclusione;altrettanto bello lo spunto di Geno che gira di testa a porta sguarnita, mandando la palla di poco sopra la traversa;ancora Stock a fil di palo e si va a riposo.
Si riparte con Floris a dar manforte alla difesa, con il Mister che manda Sanna davanti a far coppia con Geno:passano due minuti e Geno piazza un tiro in mezzo a quattro gambe, invisibile per Felix e molto simile a quello che ha portato in vantaggio l'Iglesiente:finalmente sforzi premiati e 1-1.
La Nicolino, galvanizzata dal pareggio, cerca di chiudere la gara:si rivede però per la prima volta dopo il gol del vantaggio l'Iglesiente, ma il palo salva la porta difesa da Meco.
Continuano innumerevoli gli affondi, ci provano Sanna, Floris, Geno due volte, ancora Sanna su punizione, ma niente da fare:risultato inchiodato e tempi supplementari.
5 minuti ciascuno e conteggio dei falli invariato, con la Nicolino a 5 e l'Iglesiente a 4:il primo tempo scorre via senza grosse emozioni, con Geno fermato duro di fronte agli occhi dell'arbitro che non se la sente di dare il libero:cambio di campo, altra entrataccia su Geno che protesta invano, con l'arbitro che sta visibilmente perdendo il controllo della gara.
3 minuti alla fine del secondo tempo ed entrata kamikaze di un biancoazzurro ancora su Geno:l'arbitro lascia correre e il numero 9 della Berti ha un gesto di follia, frustrazione e nervosismo:si toglie la maglia e viene espulso, lasciando la Nicolino in inferiorità numerica in un momento topico della gara:la corazzata regge solo un minuto e al 58' arriva il gol del 2 a 1, seguito da un altra marcatura con Meco fuori dai pali:passa l'Iglesiente, la squadra più difensivista di tutto il torneo, che dovrebbe intitolare un monumento al suo portiere.
Il finale è al veleno, si vedono e sentono cose di cui sinceramente avremo fatto volentieri a meno:la Berti sarebbe dovuta uscire dal campo a testa alta, consapevole di aver stradominato non solo la partita ma tutto il torneo, battendo due volte l'attuale capolista.
Magre consolazioni e tanti spunti di riflessione, ma uno spicca tra tutti:per stare in alto serve una maturità che troppe volte è mancata nel corso del torneo;strafottenza e toni troppo accesi sono serviti solo a creare tensione con gli arbitri, che come si è avuto modo di vedere, hanno la memoria lunga.